Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia riceve l’approvazione per la terza rata, garantendo un passo avanti nella ripresa economica del paese. Inoltre, il governo ottiene anche l’approvazione delle modifiche per la quarta rata, assicurando così di raggiungere l’obiettivo di incassare i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 entro la fine dell’anno.
Tuttavia, la rimodulazione dell’intero progetto, che il governo presenterà martedì alle Camere, ha suscitato polemiche e malumore da parte dei Comuni che avevano già avviato progetti. Nonostante ciò, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti dall’Italia nel portare avanti riforme cruciali e gli investimenti previsti dal PNRR.
Anche il commissario europeo, Paolo Gentiloni, ha commentato positivamente il via libera alla terza rata, sottolineando l’importanza dei finanziamenti per sostenere lo sviluppo economico del Paese.
Tuttavia, il sindacato Cgil ha criticato le decisioni del governo riguardo al PNRR, definendole preoccupanti e sottolineando il rischio di compromettere gli obiettivi strategici del Piano. La Cgil ha inoltre espresso preoccupazione per il metodo utilizzato dal governo, definendolo una cancellazione del confronto con le parti sociali.
Il ministro Raffaele Fitto ha chiesto alle parti sociali di inviare le loro osservazioni sulla revisione del PNRR entro il primo agosto, ma la Cgil ha sottolineato che ciò non corrisponde a una vera negoziazione e confronto previsto dalle norme.
Nonostante le critiche e le preoccupazioni espresse dalla Cgil, il PNRR continua ad avanzare, con il governo che si impegna a garantire una solida ripresa economica per l’Italia. Gli investimenti previsti e le riforme cruciali promosse dal piano sono considerati fondamentali per affrontare e superare la crisi causata dalla pandemia di COVID-19.
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