La recente riforma del contratto scolastico italiano ha suscitato un grande dibattito riguardo agli stipendi dei docenti. Nonostante l’aumento di 124 euro al mese, questo non sembra migliorare la posizione dell’Italia nel ranking globale dei salari degli insegnanti, secondo il rapporto Education Price Index di N26.
Attualmente, i docenti italiani si trovano al 31° posto nella classifica, superati da molti colleghi europei. Ad esempio, i docenti danesi guadagnano quasi il doppio dei colleghi italiani, con uno stipendio annuo di 51.000 euro. Al primo posto della classifica si trova la Svizzera, con un salario annuo di quasi 80.000 euro per gli insegnanti, molto superiore rispetto agli altri paesi presi in considerazione.
Dall’altro lato, ci sono paesi come l’India, l’Ucraina e la Russia, in cui gli insegnanti ricevono stipendi molto bassi. In India, ad esempio, gli insegnanti guadagnano solo 6.200 euro all’anno, mentre in Ucraina e in Russia gli stipendi si attestano rispettivamente a 6.700 euro e 7.100 euro all’anno.
Questo confronto mette in luce la necessità di valutare e affrontare la situazione salariale dei docenti italiani, poiché l’istruzione di qualità è considerata una delle pietre miliari per lo sviluppo di un paese. Nonostante l’aumento di 124 euro mensili, il salario annuo dei docenti italiani si attesta a quasi 26.000 euro, una cifra ancora lontana dai colleghi europei che si trovano in posizioni superiori nella classifica globale.
Molti sostengono che investire nella formazione e nello sviluppo dei docenti sia fondamentale per garantire un’istruzione di qualità, e ciò richiede anche un miglioramento delle condizioni lavorative e degli stipendi. Nel frattempo, l’Italia continuerà a lottare per migliorare la sua posizione nella classifica globale dei salari degli insegnanti.
“Zombie enthusiast. Subtly charming travel practitioner. Webaholic. Internet expert.”