L’incriminazione di Hunter Biden, figlio di un presidente in carica, è stata notizia di primo piano negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato, Hunter è stato incriminato con tre capi di imputazione relativi al possesso illegale di una pistola e al mentire sul consumo di droga.
L’incriminazione è stata richiesta dal procuratore speciale David Weiss il 29 settembre, poco prima della scadenza dei termini di prescrizione. È la prima volta nella storia americana che il figlio di un presidente in carica viene incriminato dal Dipartimento di Giustizia. L’avvocato di Hunter ha commentato che si tratta di una mossa “sotto il peso delle pressioni politiche”.
Le accuse a Hunter si riferiscono all’acquisto di una pistola nel 2018, durante il quale avrebbe mentito sul suo consumo di droga. Organizzazioni a favore del diritto di possedere armi negli Stati Uniti chiedono che Hunter sia trattato allo stesso modo di chiunque altro violi le leggi sul possesso di armi.
Curiosamente, l’ex presidente Donald Trump ha commentato che le accuse contro Hunter sono l’unico crimine commesso da lui che non coinvolge il padre Joe Biden.
L’avvocato di Hunter sostiene che l’incriminazione rappresenti una minaccia al sistema di giustizia e sia il risultato di interferenze politiche.
L’articolo completo può essere letto sul sito ilfioreuomosolidale.org
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