Un rivoluzionario studio italiano ha messo in luce i rischi delle microplastiche sul sistema cardiovascolare, svelando la presenza di queste particelle nelle arterie.
La ricerca, condotta dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” in collaborazione con enti come l’IRCSS Multimedica di Milano e l’Harvard Medical School di Boston, ha coinvolto 257 pazienti con oltre 65 anni. I risultati, pubblicati sul New England Journal of Medicine, sono stati definiti rivoluzionari da Philip J. Landrigan.
Le micro e nanoplastiche sono state rilevate nelle placche aterosclerotiche, aumentando significativamente il rischio di infarto e ictus nei pazienti affetti da queste placche contenenti particelle plastiche. Le placche infiammate potrebbero causare infarti del miocardio e ictus cerebrali.
Questo studio rappresenta la prima dimostrazione di un legame tra l’inquinamento da micronanoplastiche e malattie cardiovascolari nell’uomo, sollevando serie preoccupazioni per la salute pubblica.
Il team di ricerca, composto da esperti nel campo della medicina e della comunicazione, ha analizzato in dettaglio gli effetti delle microplastiche sul sistema cardiovascolare, evidenziando la necessità di approfondire ulteriormente questo tema e adottare misure preventive.
Questo studio pone al centro dell’attenzione il problema dell’inquinamento da plastica e la sua pericolosa influenza sulla salute umana, invitando a una riflessione su come affrontare e ridurre questa minaccia per il benessere della collettività.
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