Johnson & Johnson, il colosso farmaceutico e multinazionale americano, ha annunciato di essere disposto a pagare circa 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause civili riguardanti il talco cancerogeno.
Il piano proposto prevede un periodo di tre mesi durante il quale i ricorrenti saranno informati della sua esistenza e sarà convalidato se il 75% lo accetterà. Gli avvocati dei ricorrenti che hanno collaborato allo sviluppo del piano “lo appoggiano” e Johnson & Johnson ha lavorato con loro per trovare una soluzione consensuale a questa controversia.
J&J accetterà di pagare circa 6,475 miliardi di dollari in venticinque anni per reclami relativi a problemi ovarici legati all’uso del talco. I reclami riguardanti il mesotelioma, invece, saranno trattati separatamente.
Questa decisione arriva dopo anni di cause legali e controversie riguardanti la presunta presenza di amianto nel talco prodotto da Johnson & Johnson e la sua relazione con il cancro. Il gruppo ha sempre negato queste accuse, sostenendo che i propri prodotti al talco siano sicuri.
La proposta di accordo è stata accolta con favore da molte parti coinvolte, compresi i ricorrenti e i loro rappresentanti legali. Se accettata dalla maggioranza dei ricorrenti, potrebbe porre fine a uno dei casi legali più controversi della storia dell’azienda.
Resta da vedere se questa proposta di accordo sarà accettata dalla maggioranza dei ricorrenti e se porterà davvero ad una chiusura definitiva della vicenda legale riguardante il talco cancerogeno prodotto da Johnson & Johnson.
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