Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno recentemente lanciato attacchi contro obiettivi dei ribelli Houthi nello Yemen, colpendo almeno 18 bersagli in diverse aree del paese. Durante l’operazione, i missili e i droni dei ribelli sciiti filoiraniani sono stati presi di mira.
Questo è il quarto attacco congiunto tra Usa e Gran Bretagna contro i ribelli dall’inizio dell’anno, con l’obiettivo di indebolire le forze dei ribelli Houthi nello Yemen.
Gli attacchi hanno suscitato preoccupazione tra gli abitanti del paese, che temono un’ulteriore escalation dei conflitti nella regione. Le autorità yemenite hanno condannato gli attacchi affermando che violano la sovranità del paese e mettono a rischio la sicurezza e la stabilità della nazione.
I ribelli Houthi sono sostenuti dall’Iran e sono stati coinvolti in un conflitto armato con le forze sostenute dall’Arabia Saudita nello Yemen, che ha causato la peggiore crisi umanitaria del mondo secondo le Nazioni Unite.
Le potenze occidentali hanno deciso di intervenire nella situazione per porre fine al conflitto e ripristinare la pace e la stabilità nello Yemen. Tuttavia, le azioni militari potrebbero causare ulteriori sofferenze alla popolazione già duramente colpita dalle conseguenze della guerra.
Si auspica che le parti coinvolte nel conflitto trovino una soluzione pacifica per porre fine alla crisi umanitaria nello Yemen e garantire ai civili accesso agli aiuti umanitari necessari per sopravvivere.
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