Il Consiglio dei ministri approverà il Dpb e la manovra 2024, con particolare attenzione alle novità fiscali. Verranno approvati due decreti attuativi della delega fiscale che includono l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef.
Secondo quanto riportato da fonti governative, il taglio del cuneo fiscale, che riduce i contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti a reddito basso, sarà prorogato per un altro anno. Questa misura si è dimostrata particolarmente efficace per migliorare la situazione economica dei lavoratori meno abbienti, garantendo loro un maggior reddito a fine mese.
Inoltre, l’IRPEF subirà una modifica con l’accorpamento delle prime due aliquote e verrà introdotta una riduzione degli scaglioni, da 4 a 3. Questo permetterà una maggiore semplificazione del sistema fiscale e un’equa distribuzione del carico fiscale tra i contribuenti.
Un’altra importante novità riguarda l’introduzione di una mini-IRES con un’aliquota del 15% per le imprese che assumono, con maggiorazioni previste per le assunzioni di giovani, donne o ex beneficiari del reddito di cittadinanza. Questa misura mira a incentivare l’occupazione e favorire l’inclusione sociale.
Parallelamente, verrà introdotta la Global Minimum Tax al 15% per le multinazionali, al fine di limitare l’evasione fiscale e garantire una maggiore equità nel sistema fiscale internazionale. Saranno inoltre previste agevolazioni per le aziende che decidono di rientrare in Italia dopo aver delocalizzato all’estero, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del territorio e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.
Infine, una novità che toccherà direttamente le partite IVA è l’eliminazione dell’acconto di novembre. Questa misura entrerà in vigore già quest’anno per circa 2,5 milioni di autonomi, e dal 2024 si applicherà a tutti. L’obiettivo è semplificare gli adempimenti fiscali per i lavoratori autonomi e agevolare la loro attività.
In conclusione, il Consiglio dei ministri approverà una serie di misure fiscali che mirano a favorire la crescita economica del paese, rendendo il sistema fiscale più equo e semplificato. Queste misure sono volte a sostenere i lavoratori dipendenti a reddito basso, promuovere l’occupazione e incentivare il rientro delle aziende in Italia.
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