Il leader del partito islamico ‘Ra’am’, Mansur Abbas, ha lanciato un appello ai gruppi armati palestinesi affinché depongano le armi e ha condannato la recente strage di Hamas. In un discorso, Abbas ha sottolineato che le azioni compiute contro persone innocenti sono inumane e vanno contro i valori dell’Islam e della dignità umana.
Abbas ha sostenuto i governi di coalizione guidati da Naftali Bennett e Yair Lapid e ha affermato che i gruppi armati palestinesi non hanno mai ottenuto risultati con le loro azioni, ma sono stati i palestinesi stessi a pagarne il prezzo. Ha ricordato che durante l’ultima guerra a Gaza, oltre 15.000 palestinesi hanno perso la vita e ha sottolineato la necessità che i gruppi militanti depongano le armi.
Nonostante tutto, l’obiettivo politico rimane la costituzione di uno Stato di Palestina che conviva pacificamente con Israele. Il leader del partito Ra’am ha ribadito l’importanza di perseguire una soluzione negoziata e pacifica al conflitto, basata sulla creazione di due stati indipendenti.
In Israele, esiste anche il Movimento islamico-frazione nord, guidato dallo sceicco Raed Sallah, il quale ha deciso di boicottare le elezioni alla Knesset in segno di sostegno a Hamas. Sallah ha espresso il suo appoggio alle azioni di Hamas e ha criticato l’approccio dei partiti politici israeliani. Si è distanziato dalla posizione di Abbas e ha manifestato solidarietà ai palestinesi che lottano per i loro diritti.
L’appello di Mansur Abbas e le sue condanne alle azioni violente compiute da Hamas sono un esempio di un desiderio di pace e di una soluzione negoziata al conflitto israelo-palestinese. Il suo impegno nel sostenere i governi di coalizione israeliani dimostra una volontà di collaborazione e di trovare un terreno comune per risolvere le questioni in sospeso. Resta da vedere se queste dichiarazioni avranno un impatto sulla situazione attuale e se potranno contribuire a promuovere la pace nella regione.
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