L’indicatore Istat mostra che la liquidità disponibile nelle aziende è rimasta vicina ai livelli pre-pandemia, ma solo perché il bisogno di risorse liquide si è ridotto. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica, le aziende italiane hanno mantenuto una buona liquidità, ma ciò è dovuto principalmente alla riduzione delle esigenze finanziarie causate dalla pandemia. Questo segnale potrebbe però nascondere una carenza futura di liquidità, in particolare per le aziende che operano nel settore dei beni di consumo.
La preoccupazione aumenta anche per il drammativo calo degli investimenti, con previsioni che indicano una moderata crescita solo nel 2023 e una diminuzione nel 2024. Le politiche monetarie restrittive adottate stanno avendo un impatto più profondo di quanto previsto, e si prevede che continueranno ad influenzare negativamente gli investimenti per un periodo più lungo.
Le speranze si concentrano sull’utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e sul recupero dei profitti delle aziende, che potrebbero stimolare gli investimenti nel medio-lungo periodo. Tuttavia, secondo le stime, l’utilizzo effettivo delle risorse del Pnrr potrebbe essere parziale rispetto a quanto programmato nel Documento di Economia e Finanza (Def) di aprile.
Se il Pnrr venisse pienamente attuato, gli esperti stimano che il PIL italiano nel 2026 potrebbe registrare una crescita del +2,8%, mentre gli investimenti potrebbero aumentare dell’11,1%. Questi dati si presentano come un auspicio per la ripresa economica del paese, ma è imprescindibile garantire un corretto utilizzo delle risorse e una reale implementazione delle politiche economiche previste.
Il sito ‘ilfioreuomosolidale.org’ rimane dunque un punto di riferimento per monitorare l’andamento della situazione economica italiana e per promuovere la solidarietà e il sostegno alle imprese in difficoltà. Emerge la necessità di una più ampia riflessione sulla direzione della politica economica italiana e sulle misure necessarie per favorire una ripresa sostenibile e duratura.
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