Green pass, via libera definitivo del Parlamento Ue. Tutto quello che c’è da sapere

Green pass, via libera definitivo del Parlamento Ue. Tutto quello che c’è da sapere

Il parlamento europeo il 9 giugno ha dato il via libera definitivo al green pass Ue che entrerà in vigore in tutti i Paesi dell’Unione dal primo luglio 2021.

Si chiama ufficialmente «certificazione verde». È il pass introdotto dal decreto anti-Covid del 22 aprile 2021, poi modificato dal decreto del 18 maggio, per potersi spostare in entrata e in uscita dalle Regioni in fascia arancione o rossa (anche se attualmente l’Italia è solo gialla o bianca). Un documento che verrà poi soppiantato il primo luglio dal cosiddetto Digital Covid Certificate, un certificato analogo ideato dalla Ue per ripristinare la libertà di movimento nel perimetro comunitario. Nell’attesa, gli stati membri possono iniziare già a giugno i primi test e la Commissione ha proposte delle raccomandazioni per rimuovere gli ostacoli alla libertà di circolazione. Ma vediamo, per ora, come funziona il pass italiano e cosa dicono le linee guida in arrivo da Bruxelles.

Il green pass serve per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa (anche se in questa fase l’Italia in realtà è solo gialla o bianca), ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo (Rsa). E serve per partecipare a feste e banchetti di nozze dal 15 giugno nelle regioni in zona gialla e dal 31 maggio in quelle in fascia bianca. Possibile in futuro il ricorso a questo certificato per presenziare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di mille spettatori in impianti all’aperto e fino a 500 al chiuso), ma anche per andare in discoteca.

Per i vaccinati «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione». Per i guariti dal Covid la certificazione verde è rilasciata «in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta». Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico.

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