Sono soprattutto i ricoveri nei reparti ordinari a crescere nell’isola. Quelli in terapia intensiva aumentano più lentamente. E la regione sta aumentando i posti letto. Sardegna e Calabria restano bianche ma sono a un passo dalla zona gialla
I risultati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità erano noti in linea di massima da martedì sera. Oggi è arrivata però la conferma ufficiale. La cartina dell’Italia per ora non si tingerà ulteriormente di giallo. E la Sicilia resta la sola regione nell’area con maggiori (anche se limitate) restrizioni. Sardegna e Calabria, le due più a rischio, conservano per un soffio la fascia bianca grazie al fatto che uno dei tre parametri utilizzato nel monitoraggio (i ricoveri in terapia intensive nel caso della Calabria e quelli nei reparti ordinari nel caso della Sardegna non superano la soglia massima prevista).
Ma ovviamente le due regioni sono le prime a rischiare il “downgrade” la prossima settimana. Tutto dipenderà dall’andamento dei ricoveri. Per il resto le altre regioni non sono a rischio. Per passare in zona gialla bisogna superare sia la soglia del 10% di ricoveri di pazienti Covid in rianimazione che del 15% negli altri reparti. E nessuna si trova vicina a questa situazione.
La regione con i dati peggiori resta la Sicilia. L’isola registra un record di ricoveri e si proietta verso l’arancione. Anche se una serie di variabili fanno pensare che il passaggio nell’area con maggiori restrizioni non sia né scontato né vicino. Guardando ai dati del monitoraggio settimanale dell’Iss, la Sicilia è al primo posto per incidenza di contagi (190 ogni 100mila abitanti). Il tasso di occupazione delle terapie intensive è passato in una settimana dal 12,1 al 13,9% (e i ricoveri da 102 a 117) mentre quello dei reparti ordinari si impenna dal 19,4 al 22,5% (da 740 a 824 pazienti).
Sono soprattutto questi ultimi a correre. L’ultimo dato aggiornato al 2 settembre li ha visti salire a quota 849. Un trend che la Regione sta cercando di arginare mettendo a disposizione più posti letto (saliti attualmente a quota 3.691), probabilmente sottratti ad altri reparti. Ma il ritmo di crescita dei ricoveri in terapia intensiva è più lento (siamo a 118). Ed è probabile che in occasione del prossimo aggiornamento mensile la regione ritoccherà al rialzo i posti letto disponibili. Non solo. Il ritmo di vaccinazioni in Sicilia è in crescita (malgrado ultimo posto a livello nazionale per quota di popolazione immunizzata), quasi in linea con l’andamento nazionale. Tutto questo tiene per ora l’isola lontana dalla soglia del 20% di posti letto occupati da pazienti Covid in rianimazione il cui superamento decreta il passaggio in zona arancione (sempre che si superi anche la soglia del 30% dei ricoveri nei reparti ordinari)